Alcune domande hanno già delle risposte pronte e a volte l’occhio sa già cosa lo aspetta.
Categorie mentali, modi personali di vedere la vita e modelli di pensiero interagiscono con ciò che percepiamo.
Era più semplice dire “La bellezza è negli occhi di chi guarda”, ma probabilmente le si avrebbe dato ancora il vecchio significato.

UNA TAZZA DI TE’

Storia giapponese di una mente occidentale

Un giorno un professore universitario si recò da un maestro zen noto per la sua saggezza e gli disse:
“Sono venuto a informarmi sullo Zen, su quali siano i suoi principi ed i suoi scopi”.
Il maestro, non rispose, ma servì il tè: cominciò a versare il tè da una teiera e quando la tazza fu colma, continuò a versare, con espressione serena e sorridente.
Il professore guardava stupefatto il tè che lentamente traboccava, senza riuscire a chiedere spiegazione di una distrazione così contraria alla culura orientale. Ma ad un certo punto non potè più contenersi “Ma è ricolma! Non ce ne sta più!”
“Come questa tazza” disse il maestro “anche la tua mente è troppo piena di opinioni e di congetture perché le si possa versare dentro qualcos’altro. Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?”.