
In internet la notizia si è diffusa:
gli ansiosi sono più intelligenti.
Chi si è sempre sospettato ansioso, ora può tirare un bel sospiro di sollievo, rilassarsi e continuare a leggere. (Le persone intelligenti non sono quelle che già sanno, ma che continuano a conoscere).
I calmi e sereni, ci provino ugualmente. Se servisse un amico ansioso che ci spieghi l’articolo lo si trova sempre.
La notizia è questa: la scienza ha dimostrato che alti livelli d’ansia sono correlati ad alti livelli di intelligenza, e che le forti preoccupazioni hanno favorito la sopravvivenza della specie.
L’articolo invece è un’altra cosa ed è consultabile da “Ansia e Intelligenza (part 2)“, e l’invito è quello di scaricare la versione completa in pdf.
Ma pensare all’ansia come ad una forma di intelligenza può avere le sue utilità.
PS – ovvero Pillole Strategiche:
Se ritenevate di avere dei momenti (più o meno intensi e più o meno lunghi) di “ansia”, finora potevate seguire molti consigli ritrovabili (anche) nel web: fare attività aerobica, esercizi di respirazione, una bella cena tra amici, una nottata romantica con il vostro partner, iscrivervi a un corso di yoga o di meditazione.
D’ora in poi, ogni momento “ansioso” sarà l’occasione per dire “Eureka! Come mi sento intelligente oggi!”
E lo potrete sfruttare per concentrarvi sulla soluzione di qualche rompicapo o nell’organizzazione di un progetto che vi frulla in mente da un po’, oppure per chiedere al vostro vicino di raccontarvi qualche cosa che lo appassioni e bersagliarlo di domande.
Ah, ah.
Attenzione, perché potrebbe funzionare davvero.
Leggi anche Ansia e Intelligenza (part 2)